a colpo d’occhio

A prima vista, come prima impressione.

a occhi aperti

Coscientemente, scientemente; con piena cognizione di quanto si sta facendo. Anche calcolatamente, dopo aver considerato tutti gli elementi utili a valutare una situazione e quindi il comportamento da adottare; oppure con attenzione, con cautela e soprattutto con un pochino di diffidenza.

ad occhi chiusi

con piena fiducia.

ad occhio

Senza l’aiuto di strumenti di misura appositi, approssimativamente, all’incirca, calcolando grossolanamente.

a occhio e croce

Su per giù, all’incirca, più o meno. Si usa di solito in riferimento a un calcolo, a una misura e simili, che si considerano valutati con un’occhiata estimativa

ad occhio nudo

In senso lato si usa inoltre a proposito di cose molto evidenti, di grande spicco o rilievo, e in particolare per una differenza evidente, o per un errore, un difetto o altro che risultano nettamente visibili.

a perdita d’occhio

Per un’estensione molto vasta, oltre il punto a cui può arrivare lo sguardo.

a quattr’occhi

In colloquio privato fra due sole persone, senza la presenza di altri. Sottintende l’esigenza di un discorso confidenziale o addirittura segreto.

a vista d’occhio

Detto in genere di qualcosa che cresce, cambia o si sviluppa in modo rapido, evidente, chiaramente visibile, tanto da potersi vedere senza bisogno di misurazioni.

aguzzare gli occhi – aguzzare la vista

Guardare attentamente.
È normale in questi casi socchiudere le palpebre per ridurre l’ampiezza del campo visivo a favore della sua profondità, come se gli occhi diventassero in tal modo più “aguzzi”, più penetranti.

alzare gli occhi su … – mettere gli occhi su

Aspirare a qualcosa. In genere implica l’inadeguatezza del soggetto a quel dato bene, carica, situazione o simili, e a volte il suo intento ad arrivarci con qualsiasi mezzo.

anche l’occhio vuole la sua parte

Si dice quando si desidera che qualcosa, oltre a essere utile, possa appagare anche il senso estetico.

aprire gli occhi

Rendersi conto di una verità generalmente spiacevole che non si era immaginata prima, e in particolare di avere sbagliato la valutazione di qualcosa, in genere riferito a persone false o fraudolente. Vale anche per situazioni che si scoprono più rischiose di quanto si pensava.

aprire gli occhi a qualcosa

Prender conoscenza di una cosa, scoprirla; anche prenderne coscienza o valutarla sotto aspetti cui non si era mai pensato.

aprire gli occhi a qualcuno

Rivelare a qualcuno una realtà che non conosceva, in genere spiacevole. In particolare, indurre una persona a rendersi conto della possibilità di un inganno, della pericolosità di una situazione, delle vere intenzioni di qualcuno e così via.

avere ancora negli occhi

Avere un vivo ricordo di qualcosa, come se lo si avesse ancora davanti agli occhi o vi fosse rimasto dentro.

aver gli occhi fuori dalle orbite/dalla testa

Essere furibondi, infuriati, con un’espressione talmente distorta dall’ira da far pensare a una fuoriuscita degli occhi dalla loro sede.

tenere d’occhio

Prestare attenzione a qualcosa, tenerla sotto controllo, badarci. Anche aspettare il momento propizio, un’occasione favorevole per ottenere un risultato, un vantaggio o altro.

avere occhi per tutto

Non perdere di vista nessun particolare; occuparsi di varie cose contemporaneamente.

avere occhio

Saper calcolare o valutare bene, spesso in riferimento a misure e conteggi ma anche a cose, persone e situazioni.
Avere conoscenza ed esperienza di qualcosa grazie all’abitudine, per averla vista molte volte; quindi riconoscerla facilmente. Si usa anche per indicare una buona capacità psicologica nel capire le persone, nel valutarle e nel sapere come trattarle.

avere davanti/sotto agli occhi

Avere a portata di mano un oggetto che si stava cercando, la soluzione di un problema, o la prova evidente di qualcosa. Può essere riferito sia a qualcosa di concreto che a qualcosa di astratto.

avere gli occhi che si chiudono – avere le palpebre che cadono/calano

avere molto sonno, essere sul punto di addormentarsi.

avere gli occhi pesanti

Avere sonno, avvertire lo stimolo a chiudere gli occhi per la pesantezza delle palpebre.

avere gli occhi foderati di prosciutto

Non vedere le cose più evidenti, e in senso lato, anche essere poco perspicaci.
Var.: avere le fette di prosciutto sugli occhi; avere le fette di salame sugli occhi

avere gli occhi più grandi della pancia

Valutare o prevedere in eccesso. Si dice di solito di una persona che ritiene di avere un grande appetito e poi lascia nel piatto buona parte del cibo che ha voluto.

avere occhi da bue

Essere esagerati o allarmisti; vedere le cose più grandi o più gravi di quanto sono in realta; anche ingigantire i fatti come guardandoli con i grandi occhi di un bue.
Si ritiene popolarmente che i buoi vedano le cose molto più grandi di quello che sono, e questo significherebbe che la loro mitezza è dovuta in realtà alla paura.

avere solo gli occhi per piangere – non aver più neanche gli occhi per piangere

Essere molto poveri; come se si possedessero soltanto gli occhi con cui piangere sulla propria situazione.

avere sott’occhio

Avere qualcosa davanti agli occhi, e quindi poterla vedere bene. Per estensione, anche tenerla sotto controllo, non perderla di vista. In senso figurato, avere una cosa ben presente nella mente, ricordarsene come se la si avesse davanti agli occhi.

avere un occhio alla padella e uno al gatto

Badare contemporaneamente a due cose, persone o situazioni che richiedono uguale sorveglianza o che potrebbero entrare in conflitto tra loro.

avere un occhio di riguardo

Favorire qualcuno, riservargli un trattamento di rispetto.

averne fino agli occhi

Essere profondamente stanchi, stufi o seccati di una persona o di una situazione, come se si trattasse di qualcosa in cui si è sprofondati fino all’altezza degli occhi.

cavare gli occhi a qualcuno

litigare furiosamente, con rabbia, acredine, rancore. Si usa anche per esprimere un violento desiderio di vendetta.

chiudere gli occhi

Morire.
Oppure: Non voler vedere una realtà in genere spiacevole, convincersi che le cose stiano in un certo modo, credere quello che fa piacere credere. Anche tollerare una mancanza, ignorarla, fingendo di non aver visto niente poiché in quel momento si tenevano gli occhi chiusi.

chiudere un occhio

tollerare qualcosa, non badarvi, come fingendo di non vederlo.

colpo d’occhio

vista, veduta, panorama; quadro d’insieme soprattutto se visto dall’alto. Anche in senso lato, nel senso di sguardo generale.

con la coda dell’occhio

Di sbieco, lateralmente, riferito a un’occhiata che si lancia di lato, senza muovere la testa

con tanto d’occhi

Con grande meraviglia, sorpresa e simili, che viene manifestata sgranando gli occhi.

covare con gli occhi

Guardare continuamente amorosamente qualcuno o qualcosa, come a volerne controllare la sicurezza, il benessere e simili.

dare nell’occhio/all’occhio

Essere vistoso, attirare l’attenzione. Farsi notare per un abbigliamento particolare o per il comportamento; oppure per qualche caratteristica che spicca nel contesto generale.

dare/buttare un occhio a…

Sorvegliare, controllare, badare a qualcosa o a qualcuno; anche prendersene cura, in genere per un periodo limitato in assenza dei diretti interessati o responsabili.

dare un occhio per …

Essere disposti a un sacrificio, a una spesa o simili per di trovarsi in una determinata situazione, per ottenere, sapere, vedere, fare o conoscere qualcosa. È usato solo al condizionale in locuzioni come “darei un occhio per sapere dove sta andando”.

esserci dentro fino agli occhi

Essere profondamente coinvolti in qualcosa, come se ci si trovasse sprofondati dentro e sommersi fino all’altezza degli occhi. Si riferisce di solito a questioni complesse e intricate, oppure spiacevoli o poco oneste, come guai, debiti, scandali, crimini, e simili.

essere tutt’occhi

Essere magrissimi soprattutto in volto, nel quale gli occhi spiccano quindi come fossero grandissimi.
Altro sign.: Essere molto attenti e concentrati a guardare qualcosa.

far l’occhio di triglia

Guardare con espressione languida, dolce, innamorata; anche lanciare sguardi sdolcinati, oppure ammiccanti e allusivi.

fare gli occhi alle pulci

Essere molto abili in ogni tipo di attività e lavoro, specie per quanto riguarda lavori minuziosi, di precisione o pazienza. Per estensione, anche essere eccessivamente pignoli.

fare gli occhi dolci

Avere uno sguardo che esprime un languido amore. In senso lato, cercare di sedurre una persona, corteggiarla, manifestarle il proprio interesse con fini sentimentali o sessuali, o più in generale cercare di conquistarne la simpatia o l’attenzione. Detto ironicamente, tentare d’ingraziarsi qualcuno, ricercarne l’alleanza e simili.

fare l’occhio del porco

Guardare di sottecchi, o con la coda dell’occhio.
Il detto allude forse al fatto che i maiali hanno gli occhi piccoli e sfuggenti, che hanno dato luogo ad espressioni simili come “sguardo porcino” e “occhi porcini”.

farsi gli occhi (pop)

godere della vista di qualcosa.

giocarsi un occhio

perdere al gioco somme molto forti o beni di grande valore, paragonabili a quello che si attribuisce alla vista.
Oppure: scommettere un bene prezioso come un occhio, e in particolare dichiararsi disposti a farlo. Usato in genere da chi è molto sicuro di quanto afferma.

girare l’occhio

Distrarsi brevemente, perdere di vista qualcosa o qualcuno per un momento. Si usa in genere quando proprio in quell’attimo succede qualcosa di spiacevole, oppure la persona eventualmente sorvegliata ne approfitta in qualche modo.

guardare/vedere di mal occhio

Avere avversione, diffidenza o sospetto nei confronto di qualcuno, non fidarsene o comunque considerarlo sgradito. Vale anche per una situazione, un’iniziativa o simili.

guardare nel bianco/nelle palle degli occhi (pop)

Fissare l’interlocutore direttamente negli occhi. È usato spesso in forma esortativa, per richiedere il massimo della sincerità.

in un batter d’occhio

Molto in fretta, in un attimo, nel piccolo spazio di tempo sufficiente a battere le ciglia.

leggere negli occhi

Capire cosa pensa o prova una persona guardando l’espressione dei suoi occhi.

levare/alzare gli occhi al cielo

Volgere le pupille verso l’alto, come se si volesse invocare l’aiuto di Dio.

lontano dagli occhi …

Di origine proverbiale, il detto vuole ricordare che la lontananza favorisce il distacco dalle passioni, dagli affetti, dai desideri e via dicendo. “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”.

occhio non vede, cuore non duole

Non si può soffrire per quello che si ignora. Usato spesso per tradimenti d’amore.

lustrarsi gli occhi

Vedere qualcosa di molto bello, che non si potrà mai possedere ma si può almeno ammirare. Anche guardare qualcosa con grande piacere e compiacimento.

mangiare/divorare con gli occhi

Guardare qualcosa o qualcuno con grande desiderio, bramosia, o affetto.

metter gli occhi addosso a …/su …

Di una cosa, desiderarla vivamente. Di una persona, trovarla interessante a fini sentimentali, oppure tenerla presente in vista di un determinato progetto.

non avere occhi che per … / avere occhi solo per …

Nutrire una particolare predilezione per una cosa o una persona, esserne presi, affascinati, quasi non si vedesse nient’altro.

non chiudere occhio

Non riuscire a dormire.

non credere ai propri occhi

Stentare a credere quanto si vede nonostante la prova della sua realtà fornita dalla vista. Si dice di qualcosa d’impensato, d’insperato, che comunque suscita meraviglia, stupore. Usato anche in senso figurato o ironico.

non levare gli occhi di dosso

Letterale: essere tanto interessati a qualcuno o a qualcosa da non riuscire a distoglierne lo sguardo.
Oppure: Sorvegliare qualcuno o qualcosa con estrema attenzione, senza mai distogliere gli occhi.

occhi bovini

Occhi sporgenti, in genere larghi e poco espressivi.

occhi come carboni accesi/ardenti

Occhi molto lucenti, che brillano, detto di uno sguardo profondo e intenso oppure fiammeggiante d’ira e simili.

occhi d’acciaio

Occhi dallo sguardo fermo, freddo, risoluto; oppure occhi di color grigio azzurro, che comunicano un’impressione di freddezza.

occhi da basilisco

Occhi terribili, agghiaccianti, che incutono paura e sembrano capaci di fulminare con lo sguardo.
Nel Medio Evo si dava il nome Basilisco ad un animale immaginario nato da uova di gallo poi rotte dai rospi, che poteva uccidere con lo sguardo e che sarebbe morto lui stesso al solo vedersi in uno specchio, e questo era, anche secondo Plinio, l’unico modo per ucciderlo.

occhi/sguardo da civetta

Occhi grandi e rotondi, in genere spalancati, dallo sguardo fisso e inespressivo.

occhi da gatto

Occhi allungati o cangianti, in genere di color verde dorato; anche occhi dall’espressione imperscrutabile, quasi misteriosa.

occhi da pesce lesso/morto

Occhi vacui, inespressivi, dall’espressione intontita, che sembrano fissi nel vuoto senza vedere nulla.

occhi/vista da talpa

Occhi piccoli, inespressivi come quelli delle talpe. Per estensione, anche vista debole, occhi molto miopi.

occhi di smalto

Occhi di colore intenso, vivido e lucente, in particolare se chiari.

occhi ladri

Occhi ammaliatori, in grado affascinare chi li guarda, come se gli rubasse il cuore.

occhi pesti

Occhi circondati da un alone scuro, con il tessuto circostante annerito da un colpo violento. In senso figurato, occhi circondati da occhiaie profonde, che evidenziano grande stanchezza o mancanza di sonno.

occhio alla penna!

Esclamazione. Si usa per invitare qualcuno a vigilare, a stare in guardia, a prestare molta attenzione a qualcosa, in genere per non farsi sorprendere, per non farsi cogliere impreparati e parare in tempo un pericolo, un attacco e così via.
Nel linguaggio marinaresco la penna è la parte alta della vela, e dal suo movimento è possibile controllare la situazione del vento. È quindi un punto che va “tenuto d’occhio” con una certa costanza per prevedere eventuali raffiche o cambiamenti di direzione.
Per gli arcieri, la penna è ognuna delle piume poste sulla coda della freccia, che la mantengono nella direzione voluta dopo che è stata scoccata dall’arco Anche in questo caso, se si vuole ottenere un tiro preciso, è necessario prestarle la massima attenzione.

occhio clinico

Propriamente, grande intuito diagnostico da parte di un medico. Per estensione, grande intuito in generale, e in particolare capacità di capire subito una situazione e simili, oppure il carattere o le intenzioni di una persona.

occhio di falco

Vista acutissima, come quella dei falchi che individuano la preda dall’alto, anche a grandissima distanza. Anche: sguardo penetrante.
Oppure: Sguardo avido, voglioso, in cui si legge il desiderio di possesso.

occhio di lince

Persona dalla vista molto acuta. Usato anche per una persona d’intelligenza penetrante e di grande intuizione, capace di prevedere l’evoluzione degli eventi.
Un tempo si riteneva che la lince avesse la vista migliore di tutto il mondo animale, e si credeva addirittura che riuscisse a vedere attraverso i muri.
Oppure.: In senso figurato, poliziotto o investigatore privato.

occhio per occhio

Si dice a proposito di una piena e completa vendetta.
Il detto ripete la formulazione biblica della cosiddetta “legge del taglione” (Esodo,21,24), secondo la quale un colpevole dev’essere punito nella stessa misura del danno arrecato. La locuzione per esteso dice “occhio per occhio, dente per dente”, e fa parte delle norme stabilite dal Codice dell’Alleanza per regolare la vita e i rapporti tra gli uomini. Considerata spesso spietata, soprattutto in contrapposizione al concetto di misericordia portato da Gesù, la legge mosaica intendeva fondamentalmente contenere le punizioni entro limiti accettabili.

parlare con gli occhi

Avere gli occhi molto espressivi, capaci di trasmettere sensazioni, emozioni, e in generale quello che si pensa. Anche comunicare qualcosa a un’altra persona con l’espressione degli occhi, senza che gli altri altri se ne accorgano. Oppure, non riuscire a nascondere quello che si pensa.

pascer l’occhio

Guardare cose belle, piacevoli, come se fossero un alimento per gli occhi.

perderci gli occhi

Rischiare d’indebolire o danneggiare la vista su un lavoro minuzioso e paziente.

perdere d’occhio

Non riuscire a vedere più qualcosa. Anche non prestarle la dovuta attenzione, riferito per lo più all’argomento principale di un discorso, a un aspetto di una situazione o simili.

piangere con un occhio solo

Fingere un dolore che in realtà non si prova.

rifarsi gli occhi

Ritoccare il trucco degli occhi. Oppure provare piacere guardando qualcosa di bello, di sereno, gradevole, soprattutto dopo essere stati costretti a vedere solo cose brutte. Anche riposare la vista con un panorama naturale dopo un periodo di vita in città.

saltare agli occhi

Aggredire qualcuno, fisicamente o verbalmente, di solito in seguito a una provocazione vera o presunta.
Deriva dal comportamento di quegli animali che si difendono da un aggressore cercando di colpirlo agli occhi.

saltare all’occhio

Essere molto evidente, spiccare con grande chiarezza, usato in genere per cose che sarebbero dovute rimanere nascoste. Usato per difetti, errori, pecche, oppure di una differenza, di un miglioramento e così via.

sognare a occhi aperti

Fantasticare, sognare cose bellissime ma generalmente irrealizzabili. In senso lato, essere distratti svagati, con la mente rivolta a qualcosa di piacevole. Anche ironico o scherzoso.

stare all’occhio (pop)

Stare molto attenti, essere vigili, badare a non farsi cogliere impreparati da un pericolo o un avvenimento che si attende, si spera o si teme.

strizzare l’occhio

In senso proprio significa fare un cenno d’intesa che consiste nel chiudere rapidamente un occhio solo, nel gesto detto anche “occhiolino”. Usato in senso figurato allude a un accordo segreto tra due persone o parti, e in particolare a un accordo su qualcosa di dannoso per gli altri.

tenere d’occhio

Tenere qualcosa o qualcuno sotto continua sorveglianza visiva, controllarla, sorvegliarla. Anche pedinare una persona.

tenere gli occhi aperti

Essere vigili, non lasciarsi sfuggire alcun particolare. Stare bene attenti a quello che succede per non andare incontro a danni, inconvenienti o simili.

tenere gli occhi addosso

Sorvegliare attentamente qualcuno e il suo operato, senza mai distrarsi.

tenere gli occhi bassi

Tenere lo sguardo rivolto a terra per pudore, timidezza, vergogna, o in segno di obbedienza e sottomissione.

un occhio della testa

Riferito a concetti come spendere, valere, pagare e simili, indica una somma di denaro molto elevata.

uscire dagli occhi

Provocare saturazione, stancare, riferito a cose o persone che sono venute a noia per eccesso di quantità o di presenza, come se il tedio interiore fosse cresciuto a dismisura e ormai traboccasse anche dagli occhi.

vedere di buon occhio

Avere simpatia, benevolenza o stima per una persona; vederla volentieri. Di una situazione, un’iniziativa e simili, esserne convinti, approvarla, appoggiarla.

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