Se sei arrivato qui significa che c’è bisogno di intervento immediato.
Il tuo organismo ti sta segnalando che c’è qualcosa di grosso in atto, e bisogna ascoltarlo senza perdere tempo. Anche qualche ora può essere determinante. Bisogna muoversi alle prime avvisaglie di malessere.
Prima si agisce e meglio è.
Ecco le azioni da compiere subito:
1. Mettersi a digiuno completo per uno o più giorni.
Quando si è sotto acuta sofferenza fisica il corpo naturalmente sopisce il desiderio di cibo per poter dedicare tutte le energie disponibili all’autoguarigione.
È opportuno assecondare questa sensazione evitando di assumere qualsiasi cibo finché le condizioni non migliorano, la lingua torna pulita e si avverte un sano e deciso senso di fame.
Si può bere a volontà, acqua preferibilmente di fonte, da bottiglie in vetro o filtrata, anche eventualmente bollita.
[hoot_box type=”info”]Un trucco per comprendere se si ha davvero fame e per digiunare secondo le proprie necessità è quello di “digiunare ora per ora”.
Anziché partire con l’idea di un digiuno lungo e trovarsi dopo tre ore a rodersi dalla disperazione si può tenere a portata di mano qualche arancia da spremere, con la piena libertà di farlo quando se ne senta la necessità.
Poi, ora dopo ora, ci si chiederà se si può resistere ancora un pò o se proprio si è così disperati da ricorrere alle arance.
Funziona! E nel caso si “ceda”, comunque si sarà presa una spremuta d’arancia, che ci conforterà un pò e non inficierà più di tanto il nostro intento.[/hoot_box]
2. Pulire l’intestino
Hai mai sentito parlare del clistere? Bene, è il caso di usarlo!
Puoi praticare un clistere di acqua a temperatura ambiente, della dose ideale di 2 litri, a stomaco vuoto la mattina al risveglio dopo lo stimolo intestinale naturale.
Ognuno farà come potrà, senza prefiggersi di trattenere un bel nulla. Lo scopo è ripulire il colon da tutto ciò che è già “in partenza”, per facilitare il processo di detossificazione.
Le donne potranno aggiungere al clistere anche una lavanda vaginale da effettuare giornalmente con infuso oppure olio essenziale di lavanda, in ragione di 15 gocce per litro.
[hoot_box type=”warning”]Attenzione!!! Il clistere non si fa con la febbre!
SE LA NOSTRA TEMPERATURA È SUPERIORE A 37,5 GRADI – se abbiamo la febbre – BISOGNA ABBASSARLA con spugnature fredde sulla fronte e nella zona genitale PRIMA DI FARE IL CLISTERE.[/hoot_box]
3. Utilizzare i disinfettanti naturali
Possiamo aiutare l’organismo nella sua opera di risanamento utilizzando i principali elementi naturali:
- Propoli
- Aglio
- Olio essenziale di origano – mai puro
- Olio essenziale di eucalipto
Queste sostanze hanno anche uno spiccato effetto antiparassitario, che ci favorirà ulteriormente nel ritrovare una salute dimenticata da tempo.
4. Utilizzare l’argilla
Le proprietà terapeutiche dell’argilla sono note da secoli.
Utilizziamola generosamente sotto forma di impacco o di gel da bere.
Per l’impacco possiamo scegliere un’argilla piu “grezzza” ma altrettanto efficace come la bentonite, mentre per il gel da bere utilizzeremo argilla ventilata.
Impacco:
- In una ciotola in vetro o coccio mettiamo la quantità di argilla necessaria (una tazza colma per una zona di circa 30 cm. quadrati) e versiamo sopra altrettanta acqua, lasciando riposare per tutta la notte. L’indomani avremo ottenuto una crema, di consistenza leggermente più fluida di un dentifricio. Se sollevata, la pasta deve rimanere attaccata al cucchiaio – di legno – e non cadere.
- Possiamo unire alcune gocce di olio essenziale ed un cucchiaio circa di olio di mandorle dolci, di sesamo, di argan, di jojoba o simili.
- Mescoliamo bene ed applichiamo uno strato spesso almeno 1 cm. su tutta la parte dolorante.
- Copriamo l’argilla con uno strato di carta casa o con un lenzuolino pulito e poi con un asciugamano o una piccola coperta per mantenere calda la parte.
- Teniamo l’impacco al massimo un’ora e mezza, e nel caso ripetiamo a volontà.
L’impacco di argilla si può applicare se si ha dolore in una parte specifica, oppure su tutto l’addome per un effetto generale.
Gel di argilla da bere:
Per preparare il gel di argilla è sufficiente sciogliere in un bicchiere d’acqua un cucchiaino di argilla ventilata e girare alcune volte in senso antiorario.
Il grosso dell’argilla si depositerà entro qualche minuto, e sarà possibile bere il “sopranatante”, cioè l’acqua leggermente torbida che sarà nel bicchiere sopra l’argilla, detta gel.
5. Fare un’analisi vibrazionale
Se siamo capitati in una situazione di attenzione significa che stiamo vivendo un conflitto che ha bisogno di attenzione e soluzione.
Possiamo iniziare a chiederci come stavamo prima che scoppiasse il malessere, e riferirci alle mappe corporee di Kramer, che attraverso il collegamento delle zone del corpo con i fiori di Bach, ci raccontano la storia dettagliata del conflitto che stiamo vivendo.
Possiamo aiutarci a comprendere e trasformare la situazione di malessere assumendo i fiori di Bach indicati dalle mappe.
In questo modo avremo agito sia a livello fisico che emotivo e vibrazionale, affrontando la richiesta di cambiamento del corpo segnalata dal malessere su tutti i fronti con le armi più efficaci e naturali che abbiamo a disposizione.
6. Passare alle spremute
Dopo uno o due giorni di digiuno, a seconda della propria sensazione, si può passare alle spremute di agrumi, che per il primo giorno saranno ulteriormente filtrate al colino, e poi bevute così come sono, a volontà, fino ad un litro, un litro e mezzo al giorno.
Si può continuare con le spremute o con succhi estratti di frutta fresca fino al deciso miglioramento della situazione.
7. Passare alla fase B
Una volta terminata la detox e rimessa la fase acuta è opportuno passare alla fase B per poter consolidare e mantenere lo stato di salute riguadagnato.
Segui le guide sull’alimentazione (in corso di pubblicazione).
Richiedere una Consulenza Igienista
Se non sappiamo bene come fare per seguire i passi finora descritti possiamo chiedere assistenza diretta, attraverso il link o il contatto Telegram +393281162780