L’equiseto , detto anche “coda cavallina” è una pianta della famiglia delle Equisetacee che ha molte proprietà utili ed è uno dei pilastri delle nostre detox secondo lo stile di Salvatore Paladino.
Composizione
L’equiseto contiene quantità variabili (3-16%) di acido silicico parzialmente solubile, saponina (equisetonina), flavonoidi (quercetina, isoquercitrina ed equicetrina), steroli (compresi colesterolo, isofucosterolo e campestrolo), tannini (tannini e acido gallico), acido malico, acido aconitico, e oltre al silicio i minerali calcio, manganese, magnesio e zolfo. Presenti anche tracce di alcaloidi (palustrina, palustrinina, nicotina, dimetilsulfone ecc.). Quando è sana, la pianta contiene l’enzima tiaminasi che scompone la vitamina B1. La tiaminasi viene distrutta dall’essiccazione e dall’ebollizione e gli alcaloidi sono relativamente scarsamente solubili in acqua.
Proprietà ed effetti dell’equiseto
Nutriente, astringente, lievemente diuretico, rafforza le vie urinarie, aumenta l’elasticità e la resilienza del tessuto connettivo e della pelle, rinforza le unghie e i capelli, aiuta a rimuovere le macchie bianche dalle unghie, regola le sostanze grasse nella pelle, rafforza la crescita ossea, accelera la processo di
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Avvertenze, effetti collaterali e controindicazioni
L’equiseto è considerato un’erba sicura da usare sotto forma di decotto (tisana fatta bollendo l’erba). Le donne incinte e che allattano possono anche bere il tè di equiseto.
L’ingestione di grandi quantità di pianta fresca può portare ad avvelenamento, dovuto all’alcaloide equisetina. Le erbe fresche contengono anche l’enzima tiaminasi, che può privare il corpo della vitamina B1.
La tiaminasi viene distrutta durante l’essiccazione o il trattamento termico, quindi non è problematico consumare preparati nelle quantità consigliate a base di erbe essiccate o bollite.
Attenzione a non confondere l’equiseto campestre con l’equiseto palustre, che contiene maggiori quantità di alcaloidi ed è quindi velenoso.